Il fake fielding è una regola del cricket introdotta nel 2017. Secondo le regole del cricket, la regola 41.5 afferma che si tratta di “distrazione deliberata, inganno o ostruzione del battitore”.
Ciò significa che se un difensore cerca di distrarre o ingannare intenzionalmente il battitore con parole o azioni, la squadra al fielding sarà penalizzata per fake fielding. Tuttavia, è di fondamentale importanza che uno dei due arbitri in campo sia testimone del fake fielding.
Se l’arbitro nota un fake fielding, la palla in gioco viene immediatamente segnalata morta. Inoltre, i battitori saranno considerati non eliminati se sono stati eliminati a causa di una distrazione intenzionale. Inoltre, alla squadra in battuta verranno assegnati cinque punti in aggiunta al numero di punti segnati dalla palla morta. I battitori possono anche decidere chi manterrà lo strike per la palla successiva.
In alcuni casi la distrazione avviene tramite contatto fisico, in base al quale il giocatore può essere espulso dal campo insieme ai punti penalizzati assegnati alla squadra in battuta. Tuttavia, ciò dipenderà dalla gravità delle azioni del giocatore e sarà giudicato secondo la Regola 42 che si riferisce alla condotta dei giocatori.
Il fake fielding è una cattiva condotta da cui i giocatori dovrebbero astenersi. Ci sono stati un paio di casi in cui il battitore che corre tra i wicket è stato ingannato dal wicket-keeper come se stesse per ricevere la palla o come se la palla lanciata fosse diretta dall’altra parte. È a causa di questi casi che il fake fielding è stato classificato come gioco scorretto.